Giornata Mondiale della Prematurità
2 Settembre 2020Correte per noi…
2 Ottobre 2024POSITION STATEMENT - delle società scientifiche e delle federazioni professionali sanitarie
PRESENZA del PARTNER/CAREGIVER nelle AREE di RICOVERO di MADRI e NEONATI
in CORSO di PANDEMIA da COVID-19
L'attuale pandemia da COVID-19 ha determinato un improvviso cambiamento delle modalità organizzative nei Punti Nascita, che ha penalizzato la relazione neonato-genitori nella fase iniziale della costruzione delle nuove famiglie. In particolare, si sono ignorati i rischi della separazione fra madre e neonato ed è stato limitato o vietato l'accesso del padre/partner in ospedale. Ben documentate conseguenze di queste nuove regole sono state un'influenza con l'avvio dell'allattamento al seno (1) ed un diffuso disagio anche psicologico delle madri e più in generale dei genitori (2, 3). Queste scelte organizzative nei Punti Nascita, comprensibili ad inizio della pandemia da COVID-19 in una situazione di emergenza e di inevitabile incertezza comprensibili ad inizio della pandemia da COVID-19 in una situazione di emergenza e di inevitabile incertezza, non sono più nell'attuale frase della pandemia da COVID-19, indipendentemente dall'eventuale comparsa di nuove varianti virali, a potenziale maggior trasmissibilità e/o virulenza (4).
L'implementazione pressochè generalizzata negli ospedali delle ormai ben note misure di prevenzione del contagio, l'andamento positivo della campagna di vaccinazioni e le raccomandazioni basate ormai su solide evidenze scientifiche, che giungono da Enti internazionali (OMS; UNICEF) e nazionali che si occupano di salute (ISS)(5) e dalle Società scientifiche italiane d'area perinatologica ( SIN, SIP, SIMP, SIGO, AOGOI ) (5) depongono per la non separazione fra neonati e genitori, sia nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN)(6), che nelle aree di degenza dei neonati fisiologici (in regime di rooming-in).
PRESENZA del PARTNER/CAREGIVER nelle AREE di RICOVERO di MADRI e NEONATI
in CORSO di PANDEMIA da COVID-19
L'attuale pandemia da COVID-19 ha determinato un improvviso cambiamento delle modalità organizzative nei Punti Nascita, che ha penalizzato la relazione neonato-genitori nella fase iniziale della costruzione delle nuove famiglie. In particolare, si sono ignorati i rischi della separazione fra madre e neonato ed è stato limitato o vietato l'accesso del padre/partner in ospedale. Ben documentate conseguenze di queste nuove regole sono state un'influenza con l'avvio dell'allattamento al seno (1) ed un diffuso disagio anche psicologico delle madri e più in generale dei genitori (2, 3). Queste scelte organizzative nei Punti Nascita, comprensibili ad inizio della pandemia da COVID-19 in una situazione di emergenza e di inevitabile incertezza comprensibili ad inizio della pandemia da COVID-19 in una situazione di emergenza e di inevitabile incertezza, non sono più nell'attuale frase della pandemia da COVID-19, indipendentemente dall'eventuale comparsa di nuove varianti virali, a potenziale maggior trasmissibilità e/o virulenza (4).
L'implementazione pressochè generalizzata negli ospedali delle ormai ben note misure di prevenzione del contagio, l'andamento positivo della campagna di vaccinazioni e le raccomandazioni basate ormai su solide evidenze scientifiche, che giungono da Enti internazionali (OMS; UNICEF) e nazionali che si occupano di salute (ISS)(5) e dalle Società scientifiche italiane d'area perinatologica ( SIN, SIP, SIMP, SIGO, AOGOI ) (5) depongono per la non separazione fra neonati e genitori, sia nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN)(6), che nelle aree di degenza dei neonati fisiologici (in regime di rooming-in).